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lunedì 21 marzo 2011

LIBIA - ULTIMO MINUTO

Dopo la dichiarazione da parte dell’Onu della no-fly zone e la quasi certezza del non rispetto di Gheddafi del cessare il fuoco, l’Europa e, come fanalino di coda, l’Italia si preparano ai raid contro gli obiettivi militari  del Rais. Se da una parte l’offensiva non puo’essere evitata, salvo l'impossibile resa di Gheddafi, dall’altra bisogna stare  attenti a quali interessi spingano un paese ad intervenire.
Noi interveniamo per motivi tutt'altro che umanitari.
Il primo, forse anche il piu vergognoso per noi italiani, e’cercare di risollevare la figura (per qualcuno assurda) dell’Italia agli occhi degli altri Paesi, causata da anni di accordi con il Rais. Sarebbe stato inimmaginabile non allinearsi, come fatto dalla Germania, agli altri Paesi Europei. Secondo motivo,conseguenza del primo, nel caso di un cambiamento di potere in Libia, gli accordi precedentemente presi potrebbero saltare, quindi bisognera’ posizionarsi in prima fila per prenderne dei nuovi, come probabilmete gia’ fatto dalla Francia di Sarkozy, che per primo ha riconosciuto politicamente i ribelli anti-Gheddafi, e per primo ha fatto pressione per un intervento armato in loro difesa.
Terzo motivo perche’ la lega vuole quello per cui si e’ sempre battuta, un'Italia di soli padani.

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