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mercoledì 27 aprile 2011

GRAZIE TRENITALIA

Martedì 19 aprile ore 19:40 inizia il viaggio. Nel monitor della stazione notiamo che in partenza c'è il treno al binario 3,quindi armati di buona volontà io e la mia ragazza ci dirigiamo al treno ,ma ci accorgiamo con stupore che per noi viaggiatori (con valigie)non esiste una via più accessibile delle scale. Dopo ben 2 rampe con più di 40 gradini siamo accolti da un simpatico controllore che ci invita a salire. Anche se una rampa senza scale sarebbe stata meglio, ci sediamo nel nostro posto. Fortunatamente il treno è pulito e cosa più essenziale è in orario ,dato di enorme importanza perché per arrivare a Roma bisogna far cambio a Foligno. Ore 20:05 in vicinanza di Foligno come ogni buon viaggiatore sa, ci alziamo avvicinandoci all'uscita per essere i primi a scendere. Ma una volta scesi la sorpresa preparata dalle ferrovie dello stato ci sconvolge. Ma andiamo con ordine. Appena aperta la porta del treno (che più e più volte il capotreno ricorda di non aprire finché il treno non raggiunge la stazione prevista ???) sentiamo la voce del capotreno che fuoriesce dagli altoparlanti “Il treno RV per Roma termini è in partenza al binario 4..”...al binario 4???ma come si fa ….noi siamo al binario 1 e badate il treno si è fermato un pelino prima del centro della stazione..Ora non vi sto a raccontare cosa significa fare 1 rampa di scale a scendere e 1a salire in mezzo alla confusione con 2 belle valigie...e cosa ancora più frustrante sentirsi dire dai vari addetti ..(controllori,capotreni ecc..) correte che il treno parte..mah!!ora vorrei dire 2 o 3 cosette sperando che qualcuno delle FS si renda conto della situazione.
1) ma se voi mi dite che c'è un treno Perugia-Roma con cambio a FOLIGNO, una persona normale penserebbe che il treno Foligno-Roma si trovi non dico nello stesso binario, ma almeno in quello accanto in modo da facilitare il tutto ( tanto in stazione c'erano solo 2 treni 3 compreso il nostro!!).. ma se invece di un under 40 ci fosse stato un over 60/70 il treno lo raggiungeva il giorno dopo con rischio infarto all'ultimo gradino...ma ci vuole tanto a spostare di binario un treno o quantomeno a prolungare il tempo di 5/10 minuti??
2) che senso ha dire di non aprire la porta(tra l'altro bloccata) se voglio proprio scendere è perché ho deciso di farla finita....o..devo prendere al volo la coincidenza!!!

OZZY

venerdì 22 aprile 2011

COTOLETTE DI POLLO E RADICCHIO

Quello che vi propongo quest'oggi è un piatto gustoso per grandi e piccoli.

Ingredienti per 4 persone:

600 gr. di petto di pollo tagliato a fette.
1 radicchio trevigiano.
1 bicchiere di buon vino bianco.
1 cucchiaio di erbe aromatiche.
2 uova.
40 gr. di grana.
pangrattato.
1 cucchiaio di aceto balsamico (originale di Modena).
40 gr. di burro.
olio d'oliva e sale quanto basta.

Andiamo a vedere come preparare il tutto..

Prendiamo le fette di pollo e dividiamole in 2 o 3 pezzi, mettendoli a macerare in una ciotola
con il vino bianco e le erbe aromatiche per almeno 15 minuti. Nel frattempo tagliamo il radicchio a pezzetti
condendolo con olio sale e aceto, sbattiamo le uova, saliamole, e prepariamo un piatto con il parmigiano e uno con il pangrattato.Scoliamo i pezzetti di pollo e passiamoli nel parmigiano, poi nelle uova ed infine nel pangrattato.
Prendiamo una padella antiaderente, sciogliamoci il burro e friggiamo le cotolette
che serviremo sul radicchio. Finiamo il tutto con il parmigiano a scagliette

e buon appetito.

OZZY

martedì 12 aprile 2011

ATTENTATO...SI TRATTA DI....NO NO ERA TUTTO FALSO??

MILANO, 12 APR - La Procura di Milano ha chiesto l'archiviazione in merito all'inchiesta sul presunto attentato al direttore del quotidiano 'Libero', Maurizio Belpietro. L'episodio avvenne il primo ottobre scorso. Secondo i pm Grazia Pradella e Ferdinando Pomarici l'uomo visto dal capo scorta potrebbe essere stato un ladro o un rapinatore e non esisteva un 'preordinato piano di attentare alla vita di Belpietro'. Tutto è accaduto intorno alle 22.30 nelle scale del palazzo che portano nell’appartamento del direttore in pieno centro a Milano. il caposcorta si era imbattutto , a suo dire, in un uomo con maglietta di tipo militare, che nella ricostruzione fornita dallo stesso agente avrebbe estratto una pistola e tentato di far partire un colpo. A quel punto il caposcorta avrebbe risposto tre volte, provocando la fuga dell'uomo. La richiesta e' arrivata dopo una lunga indagine.

Sul web in questo momento circolano molto velocemente dubbi (circolavono anche prima) sulla veridicità dell’accaduto,…forse fu fatto per alzare i toni? In attesa di un chiarimento ecco come venne commentata la notizia da vari esponenti politici


Tutto questo mi mette inquietudine, non capisco quale reato ho commesso per meritare addirittura una condanna a morte. (Maurizio Belpietro)

Sono preoccupato per questo clima che genera episodi come quello successo a Belpietro. Purtroppo non è il primo e temo non sarà l'ultimo. (Roberto Maroni)

Il quadro che emerge dal fallito attentato a Maurizio Belpietro è sempre più allarmante. L'ipotesi della presenza di un vero e proprio commando appostato sotto l'abitazione del direttore di "Libero" riporta direttamente, infatti, al clima degli anni di piombo, quando i giornalisti più coraggiosi si ritrovarono in prima linea nel mirino del terrorismo rosso. (Riccardo Mazzoni)


Quello che è successo a Belpietro è un fatto molto grave. Bisogna abbassare i toni, altrimenti quando si esasperano si può armare le mani dei pazzi. (Italo Bocchino)


Dobbiamo immediatamente rasserenare il clima, buttando molta acqua su questa violenza verbale. (Franco Frattini)


C'è troppa violenza verbale in questo Paese quando c'è la premessa della violenza verbale si arriva poi alla violenza fisica, agli attentati. (Pierferdinando Casini)


Condanniamo con fermezza la vile aggressione posta in essere nei confronti del direttore Maurizio Belpietro. E' ora che tutte le forze politiche vigilino e si adoperino con responsabilità per impedire il diffondersi di un clima violento e intollerante. (Federico Bricolo)


Quello che è accaduto costituisce comunque un segnale molto preoccupante. Proprio ieri, provocando la reazione di Leoluca Orlando -e, visto il soggetto, ci onora- avevamo detto che il linguaggio violento usato nelle piazze, in Parlamento e in televisione e l'esaltazione della contestazione che toglie la parola agli avversari politici metteva in moto un meccanismo che alla fine suscita e provoca la violenza autentica. ( Fabrizio Cicchitto)


L'estrema gravita di quanto accaduto - afferma ci impone di ignorare le ignobili provocazioni, strumentalizzazioni e le incitazioni alla violenza di Cicchitto. (Leoluca Orlando)

Solidarietà personale e a nome delle senatrici e dei senatori del Pd. Ogni forma di violenza a chi fa informazione rappresenta una minaccia per la democrazia e va fermamente condannata. (Anna Finocchiaro)


Ho visto che le indagini sull'aggressione a Belpietro sono state affidate ad Armando Spataro. Non c'era qualcun altro di turno? Non vorrei che dicesse che Belpietro ha molestato l'attentatore. (Maurizio Gasparri)


Evidentemente si vuol rigettare l'Italia indietro, verso anni che non si devono ripetere. Tutti debbono essere impegnati a difesa della democrazia per battere ogni violenza e contro un clima che qualcuno vorrebbe irrespirabile. (Walter Veltroni)


Nel testimoniare la piena solidarietà al direttore Maurizio Belpietro esprimo la mia più profonda preoccupazione per il clima torbido e violento che alcuni "cattivi maestri" stanno creando ad arte. Per fare un esempio, le parole pronunciate dall'onorevole Di Pietro l'altro ieri in aula, che tendono solo a esasperare gli animi e a istigare odio e intolleranza. (Daniela Santanchè)


E' sconcertante che ancora oggi in Italia gli uomini liberi e coraggiosi rischiano la vita per difendere le proprie idee dalla mano armata del pensiero unico. (Mario Ferrara)

Sono certo che chiunque avesse voluto intimidirti, "tapparti la bocca", far tacere la voce libera e che tu ed il tuo giornale esprimete quotidianamente, avrebbe fallito il suo obiettivo. (Luca Zaia)


Ciò che è accaduto a Maurizio Belpietro è di una gravità assoluta. Si impone una seria riflessione sull'indifferente assuefazione con cui sempre più spesso nel nostro Paese vengono liquidate manifestazioni di odio e di violenza verbale che dovrebbero produrre ben altre reazioni. (Gaetano Quagliariello)


Spero che nessuno sottovaluti l'episodio di ieri, e che troppi seminatori di odio riflettano su un clima letteralmente avvelenato. (Daniele Capezzone)

WOW:::

VASCO contro LIGA

Lo sapevano tutti, ma non era mai stata uffucializzata, la rivalità fra Vasco Rossi e Ligabue Si è materializzata su Facebook, nella bacheca della pagina di Vasco Rossi, dove si leggeva la seguente frase:



«Caro Liga, quando avrai scritto anche tu quasi duecento canzoni e avrai pubblicato 16 album inediti potrai essere messo sul mio stesso piano. Devi mangiare ancora un po' di polenta prima di poterti confrontare con me. L'unica sfida che accetto è un duello all'ultimo s-a-ound, la mattina all'alba, dietro il convento delle Carmelitane Scalze. Lascio a te la scelta delle armi. Ricorda che io sparo solo al cuore».
Firmato, Vasco.
La pagina è sua, quindi bisogna avere password per uscire e entrare. Sarà stato un attacco al cantautore di Zocca? Mentre il sito ufficiale cerca di smentire e gettare acqua sul fuoco, la frase viene cancellata dalla bacheca domenica sera, lasciando il posto a un comunicato di Tania Sachs: «Riteniamo sia qualcuno che ha voluto fare uno scherzo a tutti e due, anche se ancora non abbiamo scoperto chi è stato».
In casa Ligabue il manager Claudio Maioli fa sapere : «Aspettiamo che ci spieghino»… Ma in serata è arrivata il commento di Riccardo Vitanza, responsabile delle comunicazioni di Ligabue: «Solo l’amministratore di una pagina ufficiale di Facebook può pubblicare una “nota”, così come eliminarla, non un semplice fan, o utente “esterno” alla pagina stessa.
Questi possono solo pubblicare dei “post” in bacheca. La “nota” è apparsa ieri sera, e automaticamente finita in homepage come “status” della pagina ufficiale di Vasco. Dopo circa mezz’ora, verso le 20.30-21 lo “status” è stato rimosso, ma la “nota” è rimasta fino a pochi minuti fa. Se non erro, il 3 giugno 2010, Vasco Rossi dichiarò che erano tre gli amministratori della sua pagina ufficiale su Facebook (una certa Valeria della redazione del sito, un certo Niko della EMI ... e lui stesso)»
Intanto mentre fans di Vasco sparano contro Ligabue e fans di Ligabue sparano contro Vasco, alcuni scrivono: «Ma perché ognuno non si fa gli affari propri??>>..e altri la buttano li…«Ma perché non fate un bel concerto insieme, tu e Luciano?».

Gatto e delfini giocano insieme

PRIME PAGINE

CORRIERE DELLA SERA - In apertura: "Berlusconi, show anti-pm" e in taglio alto: "La Ue boccia Roma sui migranti. Maroni: perché stare in Europa?". Editoriale di Pierluigi Battista: "Un litigio permanente". Di spalla: "Come superare la contesa sul volto delle donne". Al centro foto-notizia: "Assalto da film in Costa d'Avorio" e "Ex prefetto arrestato: sesso in cambio di favori". In taglio basso: " ‘Così reclutavo clienti ai Parioli' " e "Quei prof precari assunti dal reality".

LA REPUBBLICA - In apertura: "Lo strappo di Maroni: via dalla Ue". Editoriale di Barbara Spinelli: "Il tempo dei profeti" e Jurgen Habermas: "La politica senza qualità". Di spalla: "Elogio della noia che ci salva la vita". Al centro foto-notizia: "Berlusconi show, poi il duello con il Pm. ‘Pagai Ruby perché non si prostituisse' ", con i commenti "L'omelia del bugiardo" e "Così si combatte il fango". In taglio basso: "Scrivo al cuore del Giappone: ‘Ora torniamo a sperare' " e "Youcat, angeli e castità è il catechismo di Ratzinger".

LA STAMPA - In apertura: "Maroni: meglio uscire dall'Ue" e in taglio alto: "Cannes, a Bertolucci il Leone alla carriera". Editoriali di Gian Enrico Rusconi: "Non servono colpi di testa" e di Boris Biancheri: "Il ritorno all'Europa delle Nazioni". Di spalla: "La libertà delle volpi e delle galline" e "L'adolescenza nell'Italia dei vecchi". Al centro: "Il premier: ‘Pm contro il Paese' " e in un box: "Sesso e favori, arrestato l'ex prefetto di Napoli". A fondo pagina: "Il burqa vietato infiamma Notre-Dame".

IL SOLE 24 ORE - In apertura: "Parmalat, sprint Granarolo" e in taglio alto: "Costamagna: ‘Il freno di Generali è l'ossessione del controllo' ". A sinistra: "Marcegaglia: rischi di una stretta sul cr4edito. No allo Stato in azienda". Editoriali di Fabrizio Galimberti: "La ruggine che corrode la crescita" e Marco Fortis: "Per fortuna c'è un'Italia che non molla". Al centro la foto-notizia: "Salone del mobile al via. Per Milano un indotto da 450 milioni" e "Mps vara un aumento da 2 e 2,4 miliardi". Di spalla: "Bruxelles boccia l'Italia sui permessi agli immigrati. Maroni: usciamo dalla Ue", con il commento di Stefano Folli: "Il fallimento europeo è figlio di un'assenza di leadership". In taglio basso: "Contratto unico, suggestione fuori dal tempo".

IL MESSAGGERO - In apertura: "Maroni: usciamo dall'Europa" e in un box: "L'appello alla ragione che arriva dal Quirinale". Editoriale: "Il debito problema non solo italiano". Al centro foto-notizia: " ‘Ho dato soldi a Ruby per non prostituirsi' " e "Polverini, microspie in ufficio". In un box: "Dalla cassaforte di Lande spariti più di duecento milioni". In taglio basso: "San Wojtyla sarà il 22 ottobre" e "Lite tra comunisti su Gagarin".

IL GIORNALE - In apertura: "La verità su Berlusconi". Editoriale di Alessandro Sallusti: "Il Paese degli avvoltoi". Al centro: "Meglio soli che con lo Stato. Cara Marcegaglia, l'impresa dev'essere libera" e " ‘Fammi riavere i soldi o parlo con gli ex pm del Pd' ". Di spalla: "Egoista e insensibile, uscire da questa Europa non è una bestemmia". A fondo pagina: "Se centro e destra stanno insieme, ci sarà un perché".

LIBERO - In apertura: "Porno prefetto anti Silvio". Editoriale di Vittorio Feltri: "In questo processo l'unico corpo non è quello del reato". Al centro la foto-notizia: "Emma senza aiutini (e presto senza posto)" e "Lasciamo l'Europa". Di spalla: "Il Cav ha ancora un coniglio nel suo cilindro" e "Fini fa campagna per il partito a spese nostre". A fondo pagina: "Io non difendo i kamikaze ma la libertà per gli afgani" e "No, tu stai con i terroristi ma censurarti è da talebani".

IL TEMPO - In apertura: "Rimpatriamo l'Europa". Al centro la foto-notizia: "Spiata. Chi ascoltava la Polverini?".

IL FOGLIO - In apertura a sinistra: "Cosa abbiamo ascoltato alla cena dei ministri del Pdl, verbale in libertà". In apertura a destra: "Il candidato Obama usa il presidente Obama per spostarsi al centro". Al centro: "La rabbia di Sarkozy ad Abidjan".

L'UNITÀ - In apertura foto-notizia a tutta pagina: "Extracomunitario".

lunedì 11 aprile 2011

IL MATRIMONIO IN 3 FASI....

PRIME PAGINE

CORRIERE DELLA SERA - In apertura: "I timori del Quirinale sull'Europa". Editoriale di Ernesto Galli Della Loggia: "Generazioni perdute". Di spalla: "Il malessere violento che oltraggia la Riviera". Al centro foto-notizia: "La speranza dopo le tragedie" e "Marcegaglia: ‘Imprenditori mai lasciati così soli' ". In taglio basso: "Sconfiggere pigrizia e inerzia che si oppongono all'innovazione" e "I clienti segreti del Madoff romano".
LA REPUBBLICA - In apertura: "Profughi, l'Europa boccia l'Italia" e a sinistra: "Marcegaglia: ‘Le imprese mai così sole' ". Di spalla: "La Francia e i tre talismani del guerriero Sarkozy" e "La rivoluzione senza islam". Al centro: "Berlusconi dai giudici, è caos nel Pdl". Editoriale di Nadia Urbinati: "I poteri sudditi". In taglio basso: "Tra i ribelli del Golfo un anno dopo il mare nero" e "Napoli sogna per poche ora poi torna il Pato-Milan".
LA STAMPA - In apertura: "Rifugiati, l'Europa gela l'Italia" e in taglio alto: " ‘Noi imprenditori mai soli come ora' " e in un box: "Da costruttori a emarginati". Editoriale di Enzo Bettiza: "Se prevale l'egoismo dei più forti". Di spalla: "Roma, un mese al terremoto immaginario". Al centro foto-notizia: "Rinascono le spiagge della marea nera" e "Ucciso a calci e pugni per difendere il figlio". A fondo pagina: "Libia, la Nato ferma il blitz di Gheddafi" e "Parla Mubarak: non ho beni nascosti all'estero".
IL SOLE 24 ORE - In apertura: "Le tasse occulte dei comuni". Editoriale di Massimo Bordignon: "La fantasia dei sindaci per evitare il fallimento". Al centro la foto-notizia: "Le vacanze del Dragone. Decollano i turisti cinesi under 40", "Dai negozi gli elenchi sulle spese dei privati" e "Prestiti alle imprese ma di piccola taglia". Di spalla: "Per le Pmi in Africa affari e non solo rischi". In taglio basso: "Lavoro e giovani, solo Bolzano salva l'Italia".
IL MESSAGGERO - In apertura: " ‘Imprese mai così sole' " e in un box: "Assorbire i precari e non farne più". A sinistra: "L'Europa gela l'Italia: ‘Permessi a tempo non validi per l'espatrio' ". Editoriale: "La storia in cammino. La politica al palo". Al centro foto-notizia: "Riparte la Lazio, ora è derby per la Champions" e "Roma, il giallo del killer". In un box: "Truffa dei Parioli, la terza lista". In taglio basso: "Difende il figlio, ucciso a pugni" e "Nel condominio Montecitorio è un valzer di case, ville e villoni".
IL GIORNALE - In apertura: "Conto da 35 milioni per la Rai anti-Cav". Editoriale di Magdi Cristiano Allam: "Ribelliamoci all'Europa per evitare l'invasione". Al centro la foto-notizia: "Quello che Silvio vuol dire ai giudici" e "False fatture, un'indagine ora preoccupa D'Alema". A fondo pagina: "L'occidente miope che guarda solo a Sakineh".
IL TEMPO - In apertura: "Via dal Libano? Buona idea". Al centro la foto-notizia: "C'è anche Emma nella hit parade dei videomessaggi".
IL FOGLIO - In apertura: "Tre punti di crisi. Stati Uniti. Immigrati. Generali". Editoriale di Giuliano Ferrare: "Vendola e D'Alema, una scrollata di spalle per liberarsi di Tedesco".
L'UNITÀ - In apertura foto-notizia a tutta pagina: "Questo non si prescrive". In taglio alto: "Permessi, stop Ue. Lega: via dal Libano".

domenica 10 aprile 2011

SUPERMANNNNNNNN......

CLASSIFICA PARZIALE

1 Milan 65
2 Napoli 65
3 Inter 63
4 Lazio 57
5 Udinese 56
6 Roma 53
7 Juventus 51
8 Cagliari 43
9 Palermo 43
10 Fiorentina 42
11 Bologna 40
12 Genoa 39
13 Chievo 36
14 Catania 36
15 Lecce 34
16 Sampdoria 32
17 Parma 32
18 Brescia 30
19 Cesena 30
20 Bari 21

RISULTATI FINALI

In attesa dell'ultima partita di oggi Firentina Milan..

Bologna Napoli 0-2
Lazio Parma 2-0
Sampdoria Lecce 1-2
Cagliari Brescia 1-1
Bari Catania 1-1
Palermo Cesena 2-2
juventus Genoa 3-2
Udinese Roma 1-2
Inter Chievo 2-0

NOOOOOOOOOOOO!!!!

com'è possibile una cosa del genere....pure iooo.!!!

CLASSIFICA PARZIALE

P.ti G V N S +/
1 Milan 65 31 19 8 4 32
2 Inter 63 32 19 6 7 23
3 Napoli 62 31 19 5 7 20
4 Udinese 56 32 17 5 10 23
5 Lazio 54 31 16 6 9 10
6 Roma 53 32 15 8 9 5
7 Juventus 51 32 14 9 9 10
8 Palermo 43 31 13 4 14 -5
9 Fiorentina 42 31 10 12 9 4
10 Cagliari 42 31 12 6 13 1
11 Bologna 40 31 11 10 10 -6
12 Genoa 39 32 10 9 13 -6
13 Chievo 36 32 8 12 12 -4
14 Catania 35 31 9 8 14 -11
15 Sampdoria 32 31 7 11 13 -9
16 Parma 32 31 7 11 13 -13
17 Lecce 31 31 8 7 16 -19
18 Cesena 30 31 7 9 15 -16
19 Brescia 29 31 7 8 16 -12
20 Bari 20 31 4 8 19 -27

RISULTATI PRIMO TEMPO

Bologna Napoli 0-2
Lazio Parma 1-0
Sampdoria Lecce 0-1
Cagliari Brescia 1-0
Bari Catania 1-1
Palermo Cesena 2-0

JUVENTUS GENOA 3-2

Partita dalle mille emozioni. Decisivo l'ingresso dell'ex Luca Toni, autore di un assist e del gol del 3-2 a pochi minuti dalla fine. Per la squadra di Delneri un successo fondamentale in ottica Champions League; per il Genoa un ko forse immeritato viste le tante occasioni create

sabato 9 aprile 2011

UDINESE ROMA 1-2

Giallorossi vincono 2-1 una gara ricca di emozioni. Totti cucchiaio..Di Natale in lacrime..

INTER CHIEVO 2-0

I nerazzurri di Leonardo si rialzano in campionato grazie al successo casalingo sul Chievo. A San Siro, infatti, termina 2-0 con le reti - nella ripresa - di Cambiasso e Maicon; Leonardo respira dopo i disastri con Milan e Schalke e rimane in corsa per lo Scudetto...Brivido per Lucio che appoggia male il piede ricadendo a terra dopo aver liberato l'area di rigore..

WALT DISNEY PICTURE...PRESENT

Il cerchio della VITA????




AHHHHHHHH!!!!!!!

1-0

UN INSOLITO TOUR

Vi è mai capitato di trovarvi in un posto per un momento e l’attimo dopo essere trasportati in un altro mondo? Magari in un mondo fiabesco, dove giganti alberi verdi e gialli, ruscelli impazziti e animali vi passano accanto e una casa di legno in lontananza vi sta aspettando con la porta aperta, dentro un pianoforte che suona …”
...IVY Acqua è tutto questo.

Ti siedi al tuo posto, come faresti ad un qualsiasi concerto, ti aspetti di vedere un “Intro”,ti aspetti Elisa entrare e presentarsi, ma passano i minuti e sul palco è solo tutto buio.Poi le luci si spengono anche intorno a te, sei completamente al buio,fino a che una luce, piccola luce, comincia ad ondeggiare sul palco …
….. lei si muove e tu ti incanti e cominci a seguirla, come se volesse indicarti una strada … la segui con gli occhi … e intanto, non sai da dove, non sai quando, ma con un maestoso silenzio qualcuno è entrato sul palco e sta suonando l’Harmonium … un suono quasi umano ….. Elisa canta … non ricordo più cosa, e in quel momento non ti interessa neanche più, stai solo continuando a seguire quella lucina in ogni sua direzione e se prima di entrare in quel teatro la tua intenzione era quella di ascoltare un concerto, adesso è troppo tardi, sei già entrato in un altro mondo, surreale … dove gli alberi cominciano a scorrere e le foglie cadere al ritmo di musica … continui a camminare nella natura, e se smetti di pensare puoi anche ascoltarne i suoi suoni … Non è Elisa la protagonista di questo viaggio,
…. sei tu e la Natura che esplode , lei accompagna solo il tuo cammino con la sua voce, che prima ti sussurra, poi ti grida, poi ti entra dentro con cosi tanta violenza che stai quasi per soffocare … poi di nuovo piano, poi veloce, come l’acqua che scorre … ed è l’acqua quello che più senti, la vedi e il tuo cuore rallenta e accelera con lei … l’acqua, perché tutto sembra trasparente e leggero, fino a diventare forte a tal punto da trascinarti giù nel fondo … e non farti respirare …. Per poi cullarti di nuovo, farti svegliare dagli applausi della gente e domandarti smarrito : ”ma dove sono?”
Roma,4 marzo 2011, IVY ACQUA.
AUTORE:ELEONORA

PAZZO MALEFICO....

venerdì 8 aprile 2011

L'OCCASIONE FA L'UOMO LEGHISTA

TROPPO FORTE....la parte piu bella...dove hanno messo gli immigrati?..dov'è la tendopoli?...
IN contrada TRIPOLI

TG1...PERCHE'???

Buonasera, anche oggi il tg1 evita di mostrare le figuracce del premier, che incontra i ragazzi premiati del progetto "Campus Mentis". Poi ritorna in versione "La sai l'ultima" ma il risultato non è esaltante..MA al tg1 nada de nada..per loro è andato tutto liscio..infatti:

Born to be alive (P.HERNANDEZ) - Cover/Reprise par Amir

La versione più bella...

Mi dispiace...ma son finiti i mc chicken!!!

F...You..!!!!

Ecco la trasmissione giusta per noi Italiani in questo momento..
Chi non ha mai voluto mandare ... qualcuno. Ecco come in USA hanno dato alla gente la possibilità di farlo..


OZZY

Kitchen Carnage

CHIAMATELO DAVID DI CULATELLO!

Michele Anselmi per "il Secolo XIX".
«Ma non ci credo! Non è possibile. Lei mi sta prendendo in giro. Una sola candidatura per la canzone originale? E che devo dire? Una vergogna». Al telefono Pietro Valsecchi, produttore di "Che bella giornata" con Checco Zalone, è imbufalito. Il campione di incassi della stagione, 43 milioni di euro al botteghino, è stato praticamente cancellato dalle cinquine in vista della 55ª edizione dei premi cinematografici David di Donatello.
In effetti l'assenza del film, anche nelle categorie considerate minori tranne una, stupisce un po'. Magari non è proprio piaciuto. O molti l'hanno già dimenticato. Su 1.684 giurati, in rappresentanza delle diverse categorie professionali, hanno votato in 1.025: tanti, per lo più gente del cinema, esperti del ramo, nonostante qualche parente di troppo entrato di sguincio nel consesso.
Tuttavia Valsecchi non digerisce proprio il verdetto. «Dico solo una cosa. Alla luce di queste candidature, ritengo il David una buffonata, un premio obsoleto. Zalone è un comico geniale che ha ribaltato un certo modo di fare commedia al cinema. Per lui mi hanno cercato Paramount e Warner Bros, ma qui in Italia lo candidano solo per una canzoncina. Posso pensare che i signori votanti, tra i quali molti parenti, figli, nipoti e mogli, o hanno la puzza sotto il naso o una grande invidia dentro il cuore. Del resto, non siamo amati dentro, figurarsi fuori». La frecciatina trasversale rivolta a Medusa, che coproduce il film di Zalone.
La sfuriata del titolare di Taodue di sicuro non farà piacere a Gian Luigi Rondi, patron storico del premio, nonché presidente del Festival di Roma e commissario straordinario alla Siae. Avvolto nella consueta sciarpa bianca, nonostante il caldo estivo, il quasi novantenne critico pensava per una volta di aver messo d'accordo tutti. Rapida conferenza stampa a viale Mazzini, con presentazione della serata di premiazione pilotata da Tullio Solenghi (il 6 maggio dall'Auditorium della Conciliazione, diretta tv alle 17 su RaiMovie, differita alle 23,20 su Raiuno) e contestuale annuncio delle cinquine ufficiali. Invece si annunciano malumori.Ad ogni modo, ecco il risultato del primo spoglio. Tredici candidature a "Noi credevamo" di Mario Martone, 10 a "Benvenuti al Sud" di Luca Miniero, 8 a "La nostra vita" di Daniele Luchetti, a pari merito con "Basilicata coast to coast" di Rocco Papaleo e "20 sigarette" di Aureliano Amadei, 4 a "Una vita tranquilla" di Claudio Cupellini. Parecchi rispetto al passato, addirittura 27, i titoli citati nelle diverse cinquine, a dimostrazione di un'annata ricca e variegata, certo particolarmente segnata dal successo delle commedie.Da Stoccolma, ospite del locale Istituto italiano di cultura, Martone così commenta le 13 nomination: «"Noi credevamo" è stato uno straordinario processo collettivo. Ha raccolto le energie di tutti coloro che l'hanno fatto e degli spettatori che, numerosi, l'hanno visto. Queste candidature, che mi fanno felice e per le quali ringrazio, sono come un grande abbraccio al film».Un bel risarcimento, che si aggiunge al Nastro d'argento già annunciato dal Sindacato giornalisti cinematografici, per un affresco di impianto risorgimentale sulle prime lanciato da Raicinema con irragionevole timidezza. Ricorderete la polemica sui giornali: solo 25 copie, poi cresciute grazie al passaparola positivo e ai buoni incassi.
È probabile che alla fine, il 6 maggio, sia proprio "Noi credevamo" ad aggiudicarsi il David più ambito, quello per il miglior film, imponendosi sui quattro concorrenti diretti, cioè "Basilicata coast to coast" e "Benvenuti al Sud" sul versante della commedia, "La nostra vita" e "Una vita tranquilla" sul versante drammatico.
Grandi esclusi? Di "Che bella giornata" s'è detto, e chissà come l'avrà presa Zalone; mentre appaiono di consolazione, benché indiscutibili, le candidature di Kim Rossi Stuart e Antonio Albanese, rispettivamente per "Vallanzasca. Gli angeli del male" e "Qualunquemente". Vale anche per l'Alba Rohrwacher, dimagrita paurosamente sul set, di "La solitudine dei numeri primi". Ha di che gioire, invece, Rocco Papaleo. Il suo "Basilicata coast to coast", road movie gentile e sudista, gareggia nella categoria principale; e lui incassa due candidature personali: miglior regista esordiente e miglior attore non protagonista per "Nessuno mi può giudicare".
La cronaca registra anche un bizzarro esito della prima votazione, come sempre curata dall'inflessibile notaio Marco Papi. Tre delle cinquine sono lievitate a causa degli ex-aequo a sorpresa. In pratica, alcuni candidati hanno ricevuto esattamente gli stessi voti, il che ha comportato l'allargamento delle categorie: 8 i migliori registi, 6 i migliori produttori, 6 i migliori acconciatori. Il caso, probabilmente.

C'è solo da augurarsi che l'inattesa coincidenza contabile non si ripeta nello scrutinio finale. Proprio Rondi, quand'era direttore della Mostra di Venezia, abolì l'ex-aequo per il Leone d'oro nella giusta prospettiva di non guastare la festa al vincitore

Risolvere un errore DLL

Problemi con Windows: errore DLL

Non importa se hai Windows XP, Vista o Windows installato sul computer. In ogni versione di Windows puoi avere problemi con una file chiamato DLL.

Che è una DLL?

Per capire il problema bisogna avere un’idea minima della funzione che ha una DLL nel tuo PC. Una DLL (alcuni lo chiamano driver) è un file che fornisce una servizio specifico e può essere usato per una o più applicazioni. Gli sviluppatori utilizzano i driver / DLL per poter riciclare il codice e isolare i diversi compiti. I driver non possomo essere eseguiti direttamente, è necessario chiamarle da un codice esterno.
E ‘abbastanza tecnico, ma non è facile da spiegare in poche parole. Qui potete trovare una descrizione più semplice.

Variazioni DLL errore

Un errore di DLL, ha diversi nomi ma il problema è lo stesso.

Gli effetti collaterali degli errori DLL

Gli errori DLL, rallentano il computer in diversi modi: si può notare che il computer ha un avvio più lento, le funzionalità dei programmi lasciano di funzionare e nel peggiore dei casi, il computer o il progamma non si avvia più. Nella maggior parte dei casi, noterai che il tuo PC ed Internet è più lento perché ogni errore consuma più risorse del sistema.

Quali sono le cause degli errori DLL

Una DLL fornisce un servizio specifico e una applicazione. Windows dipende da questo servizio. L’applicazione che utilizza questo servizio, aspetta un certo comportamento di questo servizio. Se il comportamento è cambiato l’applicazione non funzionerà più.

Che cosa si può e non si può fare quando si ottiene un errore di DLL?

Mai scaricare una DLL da Internet! Ci sono siti dove è possibile scaricare una DLL. Non lo fare, una DLL è facile da manipolare e ci sono hacker che aggiungono funzionalità extra a una DLL, e quindi può influire danneggiando il computer con malware o un virus.
Se hai un errore di DLL o non sei sicuro, ma noti che il computer è lento, consiglio leggere “Risolvere un errore DLL.” Dal sito Pulizia-pc, un sito che offre soluzioni e spiegazioni su come si può velocizzare il sistema.

by bascar

giovedì 7 aprile 2011

Due milioni in tre anni, la Croce rossa prende il 5xmille, ma non ne ha diritto

La Croce Rossa Italiana riceve dall’Agenzia delle Entrate i soldi del 5 per mille. Oltre 2 milioni di euro in tre anni. Ma secondo la stessa Agenzia delle Entrate, non ha diritto di riceverli. E’ un paradosso tutto italiano. E l’Italia trova, nella Croce Rossa, un esempio di come si avvolgano, in un groviglio inestricabile, burocrazia, norme, negligenza, mancanza di trasparenza, flussi di denaro fuori controllo.

Ma andiamo con ordine: la Croce Rossa Italiana è, dal 1995, un ente dotato di personalità giuridica di diritto pubblico, dunque è soggetta alla disciplina propria degli enti pubblici. Inoltre, è sotto il controllo di ben quattro ministeri: Lavoro, Salute e Politiche Sociali, Economia, Difesa. E’ finanziata dagli stessi ministeri. Dunque, è già finanziata dalle tasse degli italiani.

Il cinque per mille, ovvero la possibilità del cittadino di dedicare parte della propria IRPEF al sostegno di enti che svolgano attività socialmente rilevanti (non-profit, ricerca scientifica e sanitaria) è previsto dal 2006.

Da allora è stato riproposto per 5 anni. Ma chi ha diritto di beneficiare della ripartizione di questa quota dell’IRPEF? Per capirlo, ci viene in aiuto la circolare n.56/e dell’Agenzia delle Entrate del 10 dicembre 2010. In essa si ribadisce una linea già espressa in due circolari precedenti (n. 30 e n. 57 del 2007) e si fa riferimento sia alla legge del 23 dicembre 2005, n. 266 (finanziaria 2006) sia alle successive disposizioni che hanno regolamentato il cinque per mille. In sostanza, si afferma chiaramente che solamente i soggetti con personalità giuridica di diritto privato possono accedere al beneficio. La circolare precisa anche:

«Gli enti associativi di diritto pubblico non possono, pertanto, essere iscritti nell’elenco dei soggetti destinatari del cinque per mille e non possono accedere alla ripartizione delle relative quote».

La Croce rossa, dunque, risulta esclusa. Ma all’Ente lo sanno? Parrebbe proprio di no. Sul sito ufficiale della CRI si trova, infatti, una lettera firmata da Patrizia Ravaioli, in una pagina dal titolo “Destinazione 5×1000 alla CRI”. La Ravaioli è Direttore Generale di CRI, 195mila euro annui di compenso per l’incarico, Laurea in Economia e Commercio, un curriculum di tutto rispetto, presidente della curiosa associazione Pimby (acronimo che sta per Please, in my backyard. Un’associazione per favorire il dibattito sugli investimenti in infrastrutture nel nostro Paese di cui fa parte anche Chicco Testa, cofondatore e Presidente del Comitato Scientifico).

Nella lettera, indirizzata a tutte le componenti della CRI, inclusi i Comitati locali – invitati a prodigarsi per pubblicizzare la possibilità di destinare il proprio 5 x 1000 all’ente – si legge, fra l’altro: «Per le future sfide che quotidianamente i 150.000 volontari affrontano a fianco dei più vulnerabili, Vi ricordo che in occasione della dichiarazione dei redditi 2009 è possibile contribuire alle attività dell’Associazione destinando il 5 per 1000 alla Croce Rossa Italiana [...] potrà essere scaricato sul sito istituzionale alla sezione” Sostienila Croce Rossa” tutto il materiale afferente all’iniziativa. In parallelo, sarà mia cura attivare i Servizi competenti per la predisposizione di un piano che preveda la ridistribuzione in quota parte della somma procurata sul territorio di provenienza».

Insomma, negli anni i Comitati Locali avranno organizzato attività per raccogliere fondi che non arriveranno mai sul territorio: infatti, la Ravaioli non potrà disporre di quel denaro. Nemmeno di quello già entrato nelle disastrate casse dell’Ente. Perché la già citata circolare dell’Agenzia delle Entrate prosegue così:

«Ove il contributo sia stato già corrisposto lo stesso, in mancanza dei requisiti prescritti da parte dell’ente beneficiario, deve essere recuperato».

Nel frattempo, la Croce rossa ha incamerato per il 2007 673.303,59 euro, per il 2008 679.532,64 euro, e per il 2009, erogato in queste settimane, 1.120.174,27 euro. Questi sono i dati disponibili sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate. Quella stessa Agenzia che ha stabilito che la Croce rossa non può partecipare alla ripartizione del 5 per mille.

Finalmente, a marzo 2011, la cosa è stata recepita anche dall’Ente in maniera definitiva. Una circolare interna della Direzione Generale 3° Programmazione e Comunicazione, Ufficio Fundrising cita la nota dell’Agenzia delle entrate , diretta, per conoscenza, anche a Patrizia Ravaioli, dice chiaramente: «Si invita non solo a non effettuare alcuna azione di promozione per la destinazione del cinque per mille dell’Irpef a Croce Rossa Italiana, ma anche a diffondere, per quanto possibile, detta notizia sul Territorio».

Ma cosa ne sarà dei soldi già raccolti? E quando si comincerà, davvero, a fare ordine in un’Ente perennemente commissariato che riceve annualmente fondi pubblici e che organizza raccolte fondi fra gli italiani ogni volta che c’è una calamità in corso?
AUTORE:Alberto Puliafito (il fatto quotidiano)

Trattativa Stato-mafia Castelli: "Io dissi no, ma la sinistra nel '94..."

Roma - Nel 2003-2004, quando si trovava al vertice del ministero di Grazia e Giustizia, Roberto Castelli rifiutò una sorta di trattativa con esponenti mafiosi che promettevano una pubblica dichiarazione di dissociazione in cambio di alcune contropartite. L’allora ministro disse di no "da solo", ma non in assoluta solitudine perché "vi era l’accordo con importantissimi magistrati dell’epoca". Castelli ha fatto quella che definito una "rivelazione" nel corso di una conferenza stampa organizzata dal Pdl per denunciare l’atteggiamento "disponibile" del centrosinistra rispetto alla revoca del 41 bis tra il 1992e il 1993.

Le trattative tra Stato e mafia La ferita è ancora aperta. Il buco nero nella storia del nostro Paese pure. Ancora oggi un silenzio assordante sigilla il cratere aperto nel novembre del 1993 dall’allora Guardasigilli Giovanni Conso: incredibilmente il ministro della giustizia non prorogò il 41 bis per circa trecento mafiosi. Un gesto inspiegabile in un momento drammatico di lotta a Cosa nostra, in piena emergenza, e dopo i mesi terribili delle bombe ai monumenti. Lo Stato si piegò davanti alle mani insanguinate dei boss. Interrogati su questi fatti gli ex capi di Stato Oscar Luigi Scalfaro e Carlo Azeglio Ciampi non ricordano nulla. Contro questo inaudito silenzio si è gettato l'ex ministro leghista. Castelli chiarisce che la decisione di rispedire al mittente le avances fatte da "boss di prima grandezza" venne presa senza che si consultasse con alcun componente del governo. "Il 41bis, che io ho stabilizzato, è un regime veramente duro e i mafiosi lo temono - spiega l'ex titolare del dicastero di via Arenula - ci giunse la proposta di una pubblica scelta di dissociazione. Si sarebbero arresi allo Stato a patto di avere una contropartita". L'esponente del Carroccio ci tiene a sottolineare che "fu una decisione presa in piena coscienza e in accodo con importantissimi magistrati". "Io ma non solo io abbiamo ritenuto che con la mafia non si può intavolare alcuna trattativa - continua l'ex ministro di Giustizia - misi, quindi, sul piatto della bilancia questa offerta e il fatto che si dovesse trattare e decisi per il no". L'allora Guardasigilli non voleva "assolutamente" che "si potesse pensare che lo Stato avesse intavolato trattativa". E chiarisce: "Io in quegli anni ho preso importanti decisioni in assoluta solitudine.

AUTORE: redazione (Il Giornale)

Zanetti non accetta le critiche

Notizia del 7 aprile 2011 - 18:31

Javier Zanetti non ci sta: la valanga di attacchi alla sua Inter dopo le sconfitte ravvicinate con Milan e Schalke 04 non gli piace affatto e crede sia infondata.
Il capitano si prende l'Inter sulle spalle e difende la squadra: "Credo che coloro che da mercoledì parlano in un certo modo dei tifosi interisti in realtà non li conoscano affatto. Siamo tutti amareggiati per le sconfitte subite, ma questa squadra da sei anni consecutivi non fa altro che vincere e credo che qualcuno non aspettasse altro che il momento della prima difficoltà per poterci criticare", dice a Inter Channel l'argentino.

"Noi, però, ormai sappiamo come funziona e per nostra fortuna siamo sempre andati al di là di certe cose, mi stupirei se si parlasse sempre bene, in tal caso ci sarebbe da preoccuparsi... -sottolinea l'intramontabile nerazzurro -. Il tifoso interista non deve farsi condizionare dalle critiche, da tutto quello che in questi giorni si sente e si legge a proposito dell'Inter, deve ragionare con la propria testa. Noi giocatori lo sappiamo: quando vinci sei un fenomeno, quando perdi sei nulla. Il vero tifoso interista, però, capisce quando una squadra ci tiene e credo che alla nostra, sotto questo punto di vista, non si possa rimproverare niente".

ALLORA DIMETTETEVI!!!

Nel delirio di questi giorni, una cosa soltanto è assodata, la poltrona di Montecitorio non la lascia nessuno. Ormai è chiaro a tutti il cammino intrapreso dal governo, processo lampo per il Premier con relativa prescrizione. L’opposizione cosa fa? Per qualcuno, Cicchitto “Purtroppo la linea dell’opposizione e’ sempre quella della destabilizzazione permanente, e dello scontro frontale",…,“sinistra talebana”..ecc..,Bersani: "Loro hanno difficolta' a reggere il confronto. Noi continueremo a combattere…”..”scendiamo in piazza”…
Insomma tutto nella norma tutto come prima, solo una cosa sembrava aver aperto una speranza...Rosy Bindi: «Il momento è tale che non possiamo rispondere con i mezzi ordinari a una situazione straordinaria».. il senatore Ignazio Marino«Dobbiamo fare dei gesti eclatanti, come abbandonare tutti l’Aula e,perfino, dimetterci in massa per arrivare a nuove elezioni»..
Ecco la giusta soluzione. Se l’opposizione si dimettesse in massa il Presidente della Repubblica potrebbe sciogliere le camere e indire nuove elezioni.
L’art. 88 Cost. disciplina il potere di scioglimento delle Camere:
“Il Presidente della Repubblica può, sentiti i loro Presidenti, sciogliere le Camere o
anche una sola di esse.
Non può esercitare tale facoltà negli ultimi sei mesi del suo mandato, salvo che essi
coincidano in tutto o in parte con gli ultimi sei mesi della legislatura”.
Direte voi …ma non è possibile ..e invece.. Nessuna norma scritta disciplina le cause che portano allo scioglimento anticipato, però se ne possono individuare almeno tre: ragioni di opportunità politica segnalate da una consistente maggioranza dei partiti presenti in Parlamento; impossibilità di formare un governo che abbia la fiducia delle Camere; situazioni sociali o politiche particolari nelle quali è consigliabile il ricorso al voto popolare. La dottrina è divisa slla natura del decreto in caso di scioglimento anticipato: se sia un atto "complesso" nel quale la valutazione del Capo dello Stato e quella del Governo sostanzialmente concordano oppure se si tratti di un atto che rientra fra i poteri propri del Quirinale. In ogni caso, è il Presidente della Repubblica che - sentiti i presidenti delle Camere (per un parere obbligatorio ma non vincolante) - dispone lo scioglimento. Dopo aver ricevuto i presidenti dei due rami del Parlamento, il Capo dello Stato firma il DPR di scioglimento; in seguito, il Consiglio dei ministri si riunisce per approvare lo schema di decreto col quale si fissa la data per lo svolgimento delle elezioni politiche e quella per la prima riunione delle nuove Camere. Anche quest'ultimo decreto è firmato dal Presidente della Repubblica. La disciplina della convocazione dei comizi elettorali è contenuta nell'articolo 11 del Testo unico per l'elezione della Camera dei deputati (DPR 30 marzo 1957, n.361 riformulato con le successive modifiche).
OZZY

Tremendo....

Skittles Touch: Cat

DA GUARDARE A TUUTTTO SCHERMO!!!

.

Ma perchè in Italia non possiamo avere questo tipo di pubblicità???
OZZY++

The Unofficial Smithers Love Song

Hey...MrBurns



COMMODORE 64


Torna il Commodore 64, l’ home computer della Commodore Business Machines Inc. commercializzato dal 1982 al 1993 in vari Paesi del mondo.

Il commodore detiene tuttoggi il record di pc più venduto al mondo (17 milioni di esemplari fra il 1982 e il 1993).L'aspetto è quello di una grossa tastiera checollegata al televisore permetteva di giocare scrivere e programmare, con una grafica eccezionale(per quei tempi).Ora Commodore si prepara a lanciare il nuovo Commodore 64. Sarà un pc "all-in-one" con componenti come il processore Intel Atom D525 dual core da 1,8 GHz, scheda grafica Nvidia ION 2 da 512 MB, memoria RAM da 2 o 4 GB e hard disk con capienza da 160 GB a 1 TB; e optional come il lettore dvd o bluray e i moduli wi-fi b/g/n e Bluetooth. Il sistema operativo sarà Linux Ubuntu 10.04 LTS. I prezzi partono dai 595 dollari (circa 415 euro) per la versione base e arrivano fino agli 895 dollari (oltre 625 euro) per quella "full optional".

OZZY

Processo breve, prosegue la battaglia in aula

Oggi Consiglio dei ministri: possibile fiducia. Ma il premier chiede ai suoi di blindare la legge a prova Quirinale
Alla Camera il processo breve, al Senato il processo lunghissimo. In aula a Montecitorio i lavori sono proseguiti fino a mezzanotte nel tentativo di “sfrondare” gli oltre duecento emendamenti presentati alla legge che accorcia i termini della prescrizione (e cancella il procedimento Mills che vede imputato il premier). Intanto a Palazzo Madama, la commissione Giustizia ha approvato un emendamento presentato dal Pdl che allunga senza limiti il processo consentendo alla difesa di presentare infiniti elenchi di testimoni. Dando così la possibilità alla difesa di portare il procedimento fino all’inevitabile prescrizione. Ma non è tutto. L’emendamento prevede che una sentenza passata in giudicato non potrà più considerarsi prova definitiva per il processo. Quindi in quello Mills la condanna a carico dell’avvocato corrotto non può essere usata come prova a carico del premier imputato. La strada al Senato sembra in discesa. Ma gli occhi sono puntati su Montecitorio dove oggi ci sarà la terza giornata consecutiva di battaglia per arrivare ad approvare il processo breve con il combinato disposto della prescrizione breve per gli incensurati.

I lavori sono cominciati stamani alle 9, con la relazione del ministro dell’Interno, Roberto Maroni, sull’immigrazione e la tragedia al largo di Lampedusa di ieri. Poi riprenderà l’esame degli emendamenti e il voto. I tempi sono contingentati, è probabile che il voto definitivo possa slittare a martedì prossimo ma si saprà solo oggi pomeriggio alle 15. Silvio Berlusconi ha infatti convocato un Consiglio dei ministri di poco più di un’ora: dalle 13.30 alle 15, così da permettere ai ministri di essere presenti in aula a dare battaglia su ogni singolo emendamento. Anche perché, come mostrato chiaramente martedì sul conflitto di attribuzione, tutti i componenti dell’esecutivo sono indispensabili al momento del voto: i 330 deputati di cui parla il Cavaliere sono ancora un traguardo lontano.

E l’opposizione conferma di voler proseguire l’ostruzionismo attuato negli ultimi giorni. L’azione congiunta della maggioranza nei due rami del Parlamento (processo breve alla Camera e lungo al Senato) è “chiaramente ad personam e va contrastata politicamente con ogni mezzo”, annuncia Roberto Rao, capogruppo Udc in commissione giustizia. “La pessima novità di giornata è rappresentata dall’emendamento Mugnai che è stato inserito all’ultimo momento al Senato nel provvedimento fortemente voluto dalla Lega e dalla collega Lussana sull’inapplicabilità del giudizio abbreviato per i reati puniti con l’ergastolo. Chiedo alla Lega se è complice o vittima di questa strategia, fortemente criticata anche dal Csm, che per cercare di risolvere i problemi di Berlusconi finirà per negare la possibilità di ottenere giustizia a decine di migliaia di cittadini a causa della prescrizione”. Anche Idv e Pd hanno garantito ostruzionismo: “Useremo ogni virgola del regolamento per fermare le leggi ad personam”.

Visti da Palazzo Grazioli, i lavori dell’aula si annunciano complessi. E se ieri Berlusconi non si è presentato a Montecitorio, oggi potrebbe vedersi costretto a mostrarsi ai suoi. Ma dopo le tre. Dopo il consiglio dei ministri, che durerà il tempo di una decisione: porre la fiducia o no sul passaggio in aula del processo breve. Anche a costo di sfidare Giorgio Napolitano. Il Capo dello Stato è più volte intervenuto nelle ultime settimane, ma il premier non sembra preoccuparsene. O, almeno, non quanto dei tribunali italiani. Ma quando ieri il Presidente della Repubblica da L’Aquila dichiara che per fermare il processo breve “faccio quello che posso” e il Csm bolla il testo della norma come “amnistia sostanziale”, il Cavaliere è costretto a chiamare a raccolta i suoi, Ghedini e Alfano in testa, per chiedere di blindare la legge a prova di Quirinale. Perché poi Napolitano la legge deve firmarla. E potrebbe tenerla ferma un mese. Così i tempi si allungherebbero e il processo Mills ha udienze fissate fino a luglio e c’è il rischio che possa arrivare a sentenza.
Autore:Redazione Il Fatto Quotidiano

Ricetta PLUMCAKE variegato con canditi e uvetta

Il plumcake è un dolce soffice ed estremamente gradito sia dai grandi che dai piccoli, per la sua leggerezza e semplice bontà: è molto utilizzato per la prima colazione, e spesso come merenda per i bambini; può essere un ottimo accompagnamento per un buon thé o caffè pomeridiano.
Il procedimento è molto semplice, una volta presa la mano potete sbizzarrirvi variando la ricetta: ingredienti come uvetta e canditi possono essere sostituiti con gocce di cioccolato, il latte con un vasetto di yogurt o latte di mandorla/cocco. Le origini inglesi della parola plumcake si riferiscono ad un tipico dolce anglosassone, che nell’impasto contiene uvetta e pezzetti di frutta candita.

Tempo necessario: 60min abbondanti

Ingredienti:

- uova 4
- zucchero bianco 220gr
- vanillina 1 bustina
- sale 1 pizzico
- Grand Marnier mezzo bicchiere (o un altro liquore a piacere, per es Ruhm, Brandy)
- succo di limone 1
- burro 120gr
- latte 100gr
- farina per dolci 450gr (in mancanza potete usare anche farina normale di grano tenero)
- lievito per dolci 1 bustina (attenzione, il lievito di birra per pane non va assolutamente bene)
- uvetta 100gr
- canditi 100gr
Attrezzi necessari :

- frusta a mano o sbattitore elettrico
- terrina capiente
- stampo a cassetta/da plumcake (nb. se lo stampo non è rivestito in teflon antiaderente occorrerà imburrarne le pareti o rivestirle di carta da forno)

Procedimento
1- rompere le uova, versare il contenuto nella terrina
2- unire lo zucchero, la vanillina, il sale
3- mescolare per 5 min circa con la frusta o lo sbattitore elettrico
4- unire il Grand Marnier, il succo di limone, il burro ammorbidito, il latte, la farina e il lievito



5- impastare per altri 5 min

6- infarinare l’uvetta e i canditi (evita che questi cadano sul fondo), aggiungerli nella terrina
7- lavorare ancora per 10 min circa fino ad ottenere un impasto fluido ed omogeneo (nel frattempo fate scaldare il forno a 180°C, cottura statica)



8- versate l’impasto nello stampo a cassetta ed infornate per 30 min

9- passati i 30 min controllate con uno stuzzicadenti che il Plumcake sia cotto anche all’interno (lo stuzzicadenti deve rimanere asciutto e pulito); se ancora crudo allungate la cottura e ripetete il controllo

10- lasciate raffreddare il Plumcake ancora nello stampo, se lo togliete prima rischiate di mandarlo in pezzi.


….e a questo punto ….Buon appetito!

Ozzy!!

domenica 3 aprile 2011

Un efficace ma economico antifurto.

Quante volte vi siete chiesti se in vostra assenza il fratellino più piccolo o il/la coinquilino/a rovistasse tra i vostri effetti personali, dentro un cassetto o dentro un armadio? Bene ora è il momento di scoprirlo. Tutto quello che vi serve è :


1. Un vecchio cellulare GSM (con buona batteria) tipo questo


2. Un relè in miniatura 12 V tipo


3. Un interruttore
4. Una base forata (piastra di un circuito)
5. Un contenitore di plastica
6. Un interruttore al mercurio

7. Un condensatore elettrolitico da 1000 micro farad

8. Una pila da 9V.


Prima di iniziare a mettere insieme i pezzi cercherò di spiegarvi in modo semplice il funzionamento dell’antifurto. Per scoprire se un oggetto (cassetto, macchina, ecc.) viene aperto bisogna disporci il nostro apparecchio all’interno, in modo che appena l’oggetto viene spostato il cellulare chiamerà in automatico il numero da voi in precedenza prefissato avvertendovi. Come direte voi? Basterà mettere l’interruttore al mercurio per esempio nel cassetto della scrivania che aprendolo farà spostare il mercurio toccando i fili che andranno in corto facendo così partire la chiamata rapida. Una variante può essere utilizzando un interruttore a vibrazione, riceveremo allora una chiamata qualora l'automobile sia urtata, danneggiata o semplicemente sia aperta una portiera
Per prima cosa ridisegniamo in un foglio il semplicissimo circuito elettrico da seguire:

Inseriamo nella scatola di plastica la pila da 9V, l'interruttore di accensione dell'antifurto e la presa per il cavo dell'interruttore al mercurio , mentre sulla base forata saldiamo Il condensatore elettrolitico da 100 mf e il relè in miniatura a 12V. Mentre sul telefonino saldiamo i due fili in un tasto della tastiera interna e il gioco è fatto. Per qualunque aiuto anche foto passo passo del montaggio basta chiedere.
Esempio

venerdì 1 aprile 2011

VIDEO MANDURIA ...LO STATO DOV'E'



Ecco in azione le famose ronde a Manduria.Rastrellamenti di tunisini, sotto gli occhi delle forze dell'ordine: una vera caccia all'uomo svolta da privati cittadini che cercano i migranti e li riportano di forza al centro di accoglienza e identificazione. Ma la domanda più inquietante è sul ruolo delle autorità: scene di dubbia legalità si svolgono sotto gli occhi del questore di Taranto. Dalla puntata de L'Indiano di Telerama del 31 marzo 2011, condotta da Mauro Giliberti, dedicata all'emergenza migranti nel Salento.