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sabato 10 settembre 2011

MINZOLINI CHOC: “La crisi? Colpa dell’opposizione!”

Di Maddalena Balacco

Il buon Minzo (non gli sembrava vero) parte ovviamente con Silvio a tutto campo da Atreju: al suo arrivo ha subito detto che non teme le inchieste e ha escluso il governo tecnico. Fa piacere comunque vedere che effettivamente Berlusconi è vivo, sempre che non sia un sosia, sta bene e ha ancora la forza di mettersi il fondotinta. “E’ difficile governare, con tutto quello che abbiamo ereditato dal passato – cioé da noi stessi” si rammarica. Attimo di panico, la giornalista ha osato parlare su Berlusconi: temo che non la vedremo mai più. Segue Napolitano, forse per bilanciare con un po’ di serietà le rituali barzellette raccontate ai ragazzi del meeting del buon Silvio, come una sorta di contrappasso etico. Ah, non erano barzellette?

HELP US! - Si parla di sviluppo e di unità, questo per introdurre al servizio che seguirà a breve sul Giro di Padania (Buon Dio, cosa ci tocca commentare), quella famosa gara che, secondo la Federazione sportiva del ciclismo, nulla ha a che vedere con la politica. Mh. In effetti è troppo presto per chiamarla Memorial Bossi. Prima un po’ di esteri: fa piacere che il Tg sia così amante della Patria da difendere il Governo dalle parole della Merkel, che aveva associato l’Italia alla Grecia. Lei, che secondo tutti (dice il Tg1) è causa della lentezza sulla manovra! E’ vero! Lo abbiamo sentito dal parrucchiere.

OPPOSIZIONE - Quasi al momento del Meteo, ecco spuntare l’opposizione ma ecco soprattutto la risposta del Governo. Segue un servizio di grande levatura sulle zuffe del Pd che a Pesaro ha visto trollarsi fra loro D’Alema, Bersani e Renzi. Un “siparietto velenoso”, come lo definisce il Tg, che mostra i manifestanti CGIL fischiare il buon D’Alema. “Non vive un bel momento” chiosa la giornalista, che parla della discesa del 94 come di “quella che tagliò per la seconda volta la strada” al buon baffino. “L’ultima” è il lapidario commento. Alla faccia dell’Istituto Luce! Ancora una spruzzata di esteri (“Paura per un nuovo 11 settembre”) prima di un bel servizio su Penati che faccia dimenticare il successivo su Tarantini. Bella la differenza: il primo, circostanziato, ricostruiva i movimenti di soldi che portavano al Penati. Il secondo, altrettanto circostanziato, ricostruisce invece i movimenti di intercettazioni che portano ovviamente alla magistraura. Ecco il giro della Padania, yuhu! “Ogni tappa un intoppo” scherza il Tg1, che bolla questa come simpatica iniziativa folkloristica del leghisti. In fondo, ricorda, “dai tempi di Coppi e Bartali il ciclismo accendeva gli animi. Ma quelle erano altre storie e altre geografie”. Ah si? E di grazia le geografie di oggi quali sarebbero? Hanno fatto la Padania e non me ne sono accorta? Finalmente una notizia al Tg1!

SI CONTINUA – Ma io penso ancora alla rivelazione! La Padania esiste! E dire che l’ultima volta che sono andata a Milano mi sembrava normale! Che storia! Il servizio sui posti dove è possibile stare con gli animali non mi distrae: anzi, gli animali possono entrare in Padania? Anche se sono del Sud? In Padania si potrà mangiare la pizza? Mentre mi porgo queste domande profonde ecco il momento più chocante di tutto il Tg. Prima di Mollica, nascosto agli occhi dei più, spunta l’editoriale di Minzolini, ripeto, editoriale di Minzolini che difende la manovra senza ritegno. “Sacrifici necessari” per evitare che il Paese vada a rotoli: un miracolo però osteggiato dall’Opposizione brutta e cattiva che vuole addirittura mandare via Berlusconi! Vi giuro che i toni sono stati questi. Non è commentabile quello che ho ascoltato. Fra le altre cose Minzolini sembra ritenere che sia colpa dell’Opposizione se i mercati non si fidano dell’Europa, perché continua a fare polemiche sul Paese invece di riportare il discorso in Parlamento. Come se ci fosse mai stato. Va bene dai, se quello è il direttore del Tg1, noialtri per favore smontiamo tutto e torniamocene a casa. Su.

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